Domenica 6 giugno 2010

La conversione, sia personale che comunitaria, poiché non è solo un atto iniziale ma deve diventare una condizione perenne di ciascuno di noi, deve manifestarsi in modo oggettivo, concreto, storico; deve evidenziare dei “segni”:
a) La preghiera: precede, accompagna e segue ogni movimento di conversione. La grande preghiera è quella dell’assemblea liturgica! Popolo umile, di convertiti, accanto a Dio. Sanno che da Lui viene la salvezza. Preghiere, atteggiamento, canti, offerte! “Segno” formidabile!
b) Il digiuno. In certe circostanze è tutto il popolo che digiuna. Gesù digiuna! “Certe specie di tentazioni, si vincono solo con il digiuno”. Digiuno da tante cose per essere graditi a Dio.
c) L’elemosina come giustizia, bontà, pietà, misericordia. Se sei convertito aiuti! Ti metti a disposizione e metti al servizio quanto hai. S. Francesco: si spoglia di tutto. Segno dell’avvenuta conversione. Attenzione ai nostri depositi bancari…
d) I sacrifici della vita. Quelli dei servizi ai fratelli… dell’esperienza del diverso… del perdono… dell’esperienza del dolore… della morte…!

(Convertiti e credi al Vangelo – XVIII)


Ieri la Fondazione Don Comelli ha consegnato a due studenti del Liceo Cairoli il “Premio di Studio Don Comelli”. Il premio, istituito 4 anni fa, viene attribuito annualmente a studenti che abbiano dimostrato:

  • Motivazione allo studio, con positivo rendimento scolastico.
  • Attenzione alle problematiche sociali e religiose, partecipazione alla lezione di religione con particolare interesse.
  • Relazioni umane all’interno della scuola e impegno extrascolastico orientati verso la disponibilità, la solidarietà e lo spirito di servizio.

Quest’anno il premio è stato assegnato a Guido Omodeo Zorini e Giulia Peveri.