Domenica 26 marzo
Gesù ha sintetizzato il suo pensiono rispondendo alla domanda di un maestro della legge circa il comandamento più grande. L’episodio è raccontato da Mt. 22, 34-39; Mc 12,28-34; Lc 10,25-28.
Conosciamo tutti la risposta di Gesù: il comandamento più grande è amare Dio e amare il prossimo. Con queste espressioni Gesù richiama due passi dell’Antico Testamento: Deut. 6,4-5; Lev. 19,17-18.
Mentre ricorda la legge antica Gesù introduce due novità importanti.
La prima: l’unione dei due comandamenti. Come ami Dio così ama il prossimo.
La seconda: è la rivoluzionaria concezione del prossimo.
Il prossimo non esiste già: prossimo si diventa. Prossimo non è colui che ha già con me dei rapporti di sangue, di razza, di affari ecc. ma colui verso il quale – forestiero, nemico ecc. – mi avvicino, faccio un passo! Dio è Padre di tutti. Se amo Dio devo amare tutti i fratelli al di là della razza, ecc.
(Fede e carità – XV)