Domenica 31 gennaio
I profeti collegano la misericorda con l’amore di Dio. Il Signore ama Israele con l’amore di una particolare elezione, simile all’amore di uno sposo e, perciò, perdona le sue colpe e perfino le infedeltà e i tradimenti. Se si ritrova di fronte un cuore pentito, Dio ridona tutto, ristabilizza l’alleanza.
Geremia 31,20: “Non è un figlio carissimo per me Èfraim, il mio bambino prediletto? Ogni volta che lo minaccio, me ne ricordo sempre con affetto. Per questo il mio cuore si commuove per lui e sento per lui profonda tenerezza“.
Ezechiele 39,25-29: “Perciò così dice il Signore Dio: Ora io ristabilirò la sorte di Giacobbe, avrò compassione di tutta la casa d’Israele e sarò geloso del mio santo nome. Quando essi abiteranno nella loro terra tranquilli, senza che alcuno li spaventi, si vergogneranno della loro ignominia e di tutte le ribellioni che hanno commesso contro di me.
Quando io li avrò ricondotti dai popoli e li avrò radunati dalle terre dei loro nemici e avrò mostrato in loro la mia santità, davanti a numerose nazioni, allora sapranno che io sono il Signore, loro Dio, poiché, dopo averli condotti in schiavitù fra le nazioni, li avrò radunati nella loro terra e non ne avrò lasciato fuori neppure uno. Allora non nasconderò più loro il mio volto, perché diffonderò il mio spirito sulla casa d’Israele “
È una misericordia, quella di Dio, che prevale sul peccato, sull’infedeltà e tutto dimentica. E il popolo fa un’esperienza interiore della misericordia, un’esperienza di perdono, di pace.
(Dives in misericordia – XIII)