A partire da oggi, giovedì 24 settembre 2009, sesto anniversario della morte di don Tarcisio Comelli, pubblicheremo settimanalmente una newsletter a cura della Fondazione Don Comelli con un brano tratto dalle numerosi meditazioni presenti nei suoi quaderni. Sono le meditazioni che predicava in occasione di esercizi e giornate di spiritualità ai “suoi ragazzi”. Se pensate che altri vostri conoscenti/amici potrebbero essere interessati a ricevere questa newsletter, siete invitati a segnalarci il loro indirizzo email scrivendo a info@doncomelli.it
La prima proposta, che ci accompagnerà sino al mese di dicembre, ha per titolo “La meditazione”.
Giovedì 24 settembre 2009
I – Sul meditare… che è conoscere Dio.
Se noi Dio lo conoscessimo intimamente, il colloquio fluirebbe spontaneo, inesauribile, gioioso. Impossibile non ascoltare, tacere con chi si ama. Tutta la nostra vita si trasformerebbe in una inesauribile preghiera. Tale fu la vita di preghiera per Maria SS.
Ma noi Dio poco lo conosciamo. In questa vita noi vediamo come “in uno specchio, in enigma”. Vale a dire che lo conosciamo solo imperfettamente. Per questo l’amiamo poco, siamo sordi alla sua voce e… troviamo tante difficoltà a parlare, colloquiare con Lui… non troviamo parole… pensieri; per tutto questo preghiamo poco o male o non preghiamo.
Perché la nostra preghiera possa avere inizio, si svolga bene, si apra all’intimità profonda… è necessario conoscere la persona con cui vogliamo colloquiare, farci un’idea di Lui, sentirci quindi attratti dal suo infinito amore. Gesù questa scoperta di Lui la può dare gratuitamente… improvvisamente come a Saulo “Saulo, Saulo perché…” cambiare totalmente tutto, oppure ordinariamente, è frutto di desiderio, di studio fatto con amore, cioè è frutto di meditazione.
(La meditazione, I)