Domenica 18 gennaio
Il povero e le sconfitte. E’ bene meditare anche su questo aspetto. Può capitare e capita che privazioni, prove, siccità, inondazioni, dissesti interpellino duramente. Perché Signore? Ecco la risposta del povero: “Signore, mi sta bene, perché non ti ho servito; me lo sono meritato, meriterei di peggio ma so che tu sei buono”. E’ una interpretazione religiosa anche degli avvenimenti atmosferici, politici, sociali. E’ sentire Dio come centro di tutto; è provocare Dio ad essere Dio nella vita del povero.
Se l’uomo si riconosce povero e sceglie di essere povero, allora vive in ogni dove il suo rapporto con Dio e rettifica il suo rapporto con Dio e lo vive secondo verità.
(Beatitudine come vocazione – XXV)