Domenica 30 novembre
Le cose che senso hanno nella vita del Povero? Il povero non possiede le cose o le persone. Le riceve in dono secondo il disegno di Dio, secondo le istanze del Regno. Gli sono date non perché le possegga, ma perché le valorizzi a beneficio del piano di Dio. Questo gli impedisce di ricercare il suo comodo, il suo interesse, la sua superbia, la sua vanità, la sua soddisfazione nel possedere le cose. Bisogna meditare su tutti questi atteggiamenti possessivi. Il povero si purifica da ogni possessività perché tutto è del Signore e tutto deve essere visto e trattato nella luce del progetto di Dio. Ogni qual volta si usa qualcosa solo per interessi terreni – cibo, corpo, l’altro ecc. – non si è più né servi né poveri: si diviene concorrenti di Dio, attentatori alla Signoria di Dio. E attenzione: è necessario che la povertà diventi effettiva per tutto! Un centesimo gelosamente difeso o custodito… può essere una vera violazione alla povertà in spirito, mentre l’amministrazione di una ricchezza non è affatto violazione della povertà se fatta nel progetto di Dio.
(Beatitudine come vocazione – XXI)