Domenica 16 novembre
Il povero, proprio perché si sente… povero, spera tutto dal Signore. Proprio perché è servo e povero può attendersi e sperare tutto dal Signore: così affermano molti salmi. Il servo della Bibbia non è uno sfaccendato, un piagnucolone. Si presenta con coraggio al Signore: “Io sono povero e bisognoso: di me ha cura il Signore. Tu sei mio aiuto e mio liberatore: mio Dio, non tardare” ( Sal. 40,18).
Il rapporto del povero con il suo Dio non è un rapporto distaccato, freddo, non è un’oppressione da parte di Dio. Anzi, è una dipendenza che fa emergere tutta una gioiosa testimonianza di vita. Questo Signore è ricco e potente; afferma la sua Signoria nel far sì che chi a Lui si affida viva felice, libero e impegnato nel servizio al Regno.
(Beatitudine come vocazione – XIX)