Domenica 19 maggio 2013
Ciò che può sorprendere è che non ci si accorge più della superficialità, delle realtà inutili e peccaminose: che c’è di male a godere del proprio campo, buoi, moto, moglie, ragazzo, tempo? Nulla! Solo che, senza accorgerti, sei arrivato a preferire l’accessorio all’essenziale, anche se pestando i piedi dici che non è vero. Quando infatti l’essenziale arriva con precise proposte non è forse vero che trovi mille scuse? Non mi trovo, ho altro da fare… sono impegnato in un esame…
“Non gusteranno il mio cibo in eterno!”
Questa superficialità è dovuta all’aver perso la ragione superiore oppure, come dice S. Tommaso, il cuore della vita spirituale. Noi cadiamo in questa superficialità quando lasciamo il silenzio, la preghiera, la contemplazione.
Allora si sceglie per sentimento e non per volontà guidata dalla intelligenza… Oppure è solo intelligenza senza umiltà e senza amore. Intelligenza a cui manca lo spirito!
(Dio chiama – VI)