Domenica 14 aprile 2013


Comincia oggi il testo di una nuova meditazione, dedicata alla chiamata di Dio.

Mt. 22, 2-14
Il regno dei cieli è simile a un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non vollero venire. Di nuovo mandò altri servi a dire: Ecco ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e i miei animali ingrassati sono già macellati e tutto è pronto; venite alle nozze. Ma costoro non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò e, mandate le sue truppe, uccise quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: Il banchetto nuziale è pronto, ma gli invitati non ne erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze. Usciti nelle strade, quei servi raccolsero quanti ne trovarono, buoni e cattivi, e la sala si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l’abito nuziale, gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz’abito nuziale? Ed egli ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti.
Si tratta di nozze, non di lavoro, di piacere di pochi: è un invito ad un convito. L’invito è chiaro: vieni con me; e siccome l’invito è chiaro, il rifiuto è cosciente. Non si può dire di aver rifiutato per non aver capito. È cosciente! È terribile la posizione di Gesù verso questi: “non gusteranno la mia cena in eterno”! “Chi pone mano all’aratro e si volge indietro, non è degno di me”.
Talvolta può nascere il dubbio, siccome siamo frequentemente lontani dall’amore e dal pensiero di Dio: vorrà proprio chiamare me? ma proprio me con tutti i miei difetti?
Amici, il nostro rapporto con Dio, il nostro dialogo con Dio (che potrebbe portarci molto lontano fino a dargli tutto…) comincia nel momento preciso in cui ci rendiamo conto che proprio noi siamo stati chiamati… per nome… è una scoperta fantastica…
(Dio chiama – I)