Domenica 12 giugno 2011

Non posso evitare di pormi spesso il seguente interrogativo: quale sarà la fine di coloro che vivono come se Dio non esistesse? Nel momento decisivo di dare un significato alla vita, quando ci si accorge di non avere più speranza, di avere solo qualche settimana di vita: chi chiamare? A chi offrire la propria vita? A chi sottomettersi? A chi aggrapparsi? Non ci sono appigli!
Abbiamo dunque lasciato pure noi morire Dio? In noi? Nei nostri ambienti?
Riscopriamo il valore della sua presenza, della sua intimità? Che cosa ci proponiamo? Con quali mezzi? Meditiamo!
(La nostra vita come sfida – XXXI – Fine)