Domenica 9 ottobre
Nel viaggio verso Gerusalemme, Gesù traccia l’identità di chi lo vuole seguire. Una parte notevole di queste istruzioni sono riservate proprio a definire il comportamento del discepolo di fronte alle ricchezze. È uno stile di vita del discepolo che qui emerge! La ricchezza non è fonte di vita: “Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede” (Lc. 12,15). È perciò grande stoltezza investire tutta la vita nella ricchezza e nei piaceri che essa può procurare, perché questa verrà meno; Lc. 12,19-21: “Dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e divertiti!». Ma Dio gli disse: «Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?». Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio”
Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma“ Lc. 12,33.
(Dio è carità – XXXVII)