Domenica 24 luglio
Essere stirpe di Abramo era l’orgoglio dei Giudei. Gli Atti, Gesù, il Battista riconoscono ai Giudei di essere stirpe di Abramo ma affermano che figli autentici di Abramo si diventa solo grazie alla conversione; senza di essa il fatto di essere discendenti carnali di Abramo non può giovare alla salvezza: Lc. 3,8; 16,24-26
Lc 3,8
Fate dunque frutti degni della conversione e non cominciate a dire fra voi: «Abbiamo Abramo per padre!». Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo.
Fate dunque frutti degni della conversione e non cominciate a dire fra voi: «Abbiamo Abramo per padre!». Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo.
Lc 16,24-26
Allora gridando disse: «Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma». Ma Abramo rispose: «Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi».
(Dio è carità – XXXIII)