Domenica 3 aprile
In questa terza parte prendiamo in esame il buon Samaritano che è poi l’azione di Dio che continua in Cristo salvatore.
Per ben capire vanno ricordati l’incompatibilità e l’odio tra Giudei e Samaritani, registrato anche da Giov. 4,9 “Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani.”
Per un Giudeo era impossibile immaginare un buon Samaritano che aiuta in modo così esemplare un povero Giudeo senza nome, bisognoso di aiuto e di cui avrebbe dovuto sentirsi nemico o, almeno, estraneo. Ecco invece che si rovesciano i rapporti tra gli uomini. Si superano divisioni etniche, religiose, politiche e si attua l’impossibile.
Per ben capire vanno ricordati l’incompatibilità e l’odio tra Giudei e Samaritani, registrato anche da Giov. 4,9 “Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani.”
Per un Giudeo era impossibile immaginare un buon Samaritano che aiuta in modo così esemplare un povero Giudeo senza nome, bisognoso di aiuto e di cui avrebbe dovuto sentirsi nemico o, almeno, estraneo. Ecco invece che si rovesciano i rapporti tra gli uomini. Si superano divisioni etniche, religiose, politiche e si attua l’impossibile.
(Dio è carità – XIX)