Domenica 17 gennaio

Qualcuno può aver fatto buoni propositi di evitare, non criticare, fare atti di mortificazione…: tuttavia quando viene a trovarsi con questa o quell’altra persona, non ha più il coraggio di mantenere il suo buon proposito, per quanto preveda che proverà un vivo rammarico per tale voltafaccia. Non solo per quel motivo ma, in certe circostanze, prevale la natura, il timore, il “chissà che cosa pensano di me” ecc. e si rimane deboli, infedeli. Il rispetto umano ci blocca e rovina tutto. Ma anche Dio ritira le sue grazie per cui a poco a poco cadiamo in una grande miseria.
E ancora: tante volte, per il timore di non riuscire a portare a termine un lavoro, per la figura ecc. siamo indotti  a rifiutare un incarico che la comunità vuole darci. Si vive in apprensione per la salute e perciò ci si limita a piccole comode incombenze, senza che lo zelo o l’obbedienza possano poi impegnarci in altre più serie. Abbiamo paura di scomodarci. Questo timore ci allontana dalle penitenze corporali oppure ci persuade a risparmiarci nelle fatiche e nella pratica delle penitenze. Questo timore diventa pure la causa di tante omissioni. Dobbiamo dunque con frequenza invocare lo Spirito perché faccia scendere su di noi il grandissimo dono della fortezza!!!

(Gli altri doni dello Spirito – LXII)