Domenica 5 luglio
Quando sperimentiamo come Gesù nel Getsemani, la debolezza della carne, ossia della natura umana sottomessa alle infermità fisiche e psichiche, dobbiamo invocare dallo Spirito il dono della fortezza per rimanere fermi e decisi sulla via del bene. Allora potremo ripetere con San Paolo: “Mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole è allora che sono forte”. 2 Cor. 12,10.

(Gli altri doni dello Spirito – XLII)