Domenica 11 ottobre 2009

Il discorso della montagna, per chi lo medita a lungo, non appare solo come una raccolta di meravigliose norme ma piuttosto come l’espressione più genuina dello spirito del Vangelo destinato a non restare lettera morta, ma a muovere, a produrre frutti di vita.

Nella meditazione della vita di Gesù non rimane solo un fatto storico, un avvenimento passato, pur formidabile, ma entra in noi, diviene vita, amore, modello ispiratore, sicurezza nelle scelte; diviene il centro dei pensieri e della vita, il significato di tutto il vivere. Non sarà dunque solo adesione dell’intelligenza per la necessità della salvezza ma, a poco a poco, il calore del cuore, l’amicizia profonda, la luce della vita.

(La meditazione, III)