Dopo la pausa estiva, riprende la pubblicazione settimanale della newsletter proseguendo la meditazione sul tema “Fede e missionarietà”
Domenica 5 settembre 2010
Le conseguenze della mancanza di un popolo incarnato cristianamente sono di fronte a tutti noi: immoralità, amoralità, cultura materialista, ignoranza, corsa al benessere, allo star bene, al divertimento, all’egoismo. Eppure sappiamo che cosa dobbiamo fare, non ci sentiamo proprio a posto nel nostro materialismo camuffato che appare cristianesimo! Abbiamo anche gli strumenti per realizzare la nostra vocazione storica, ma rimaniamo gretti, chiusi nei nostri interessi; ho un esame… ho preso moglie… devo lavorare! Gesù dice a questi invitati alle nozze della vita: “non gusteranno mai più la mia cena, in eterno”.
Se guardiamo la situazione del nostro ambiente vigevanese, dobbiamo arrivare alla conclusione che la nostra presenza, la nostra azione è solo quella missionaria che coinvolge l’azione caritativa e culturale. Prendono senso, questi due ultimi, dall’azione missionaria, azione che è il motivo della nostra esistenza. Non dimentichiamolo! Non abbiamo altro scopo!
Dobbiamo assumere una mentalità e un costume missionario. Uno stile missionario in tutto! Ciò significa che la nostra azione non è di conservazione, non è di chiusura, non è aperta soprattutto verso quelli che credono, ma agli inerti, ai lontani, a quelli in crisi, a quelli che hanno abbandonato tutto..!
(Fede e missionarietà – V)