Domenica 12 dicembre
b) L’azione di Dio non mortifica, anzi esige e corrobora l’azione dell’uomo.
L’ascolto da parte di Dio diviene, per sua natura, azione efficace. Produce ciò per cui si grida. L’ascolto che diviene azione efficace, da parte di Dio, si trasforma in un suo personale coinvolgimento che il testo Esodale esprime in termini di discesa di Dio verso gli schiavi allo scopo di liberarli. Il Dio dell’Esodo appare come un Dio che ha cuore, sensibile, che si prende cura, che ama insomma. Ma Dio si serve di un collaboratore, Mosè. È allora che appare Dio, nel suo intervento a favore dell’uomo non annulla il protagonismo di questi, anzi lo esige e lo corrobora; ne fa addirittura la condizione indispensabile!
L’ascolto da parte di Dio diviene, per sua natura, azione efficace. Produce ciò per cui si grida. L’ascolto che diviene azione efficace, da parte di Dio, si trasforma in un suo personale coinvolgimento che il testo Esodale esprime in termini di discesa di Dio verso gli schiavi allo scopo di liberarli. Il Dio dell’Esodo appare come un Dio che ha cuore, sensibile, che si prende cura, che ama insomma. Ma Dio si serve di un collaboratore, Mosè. È allora che appare Dio, nel suo intervento a favore dell’uomo non annulla il protagonismo di questi, anzi lo esige e lo corrobora; ne fa addirittura la condizione indispensabile!
(Dio è carità – V)