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February, 2019

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Newsletter 7/2019

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Domenica 24 febbraio

Un’anima che ha saputo, con la mortificazione, liberarsi dalle sue passioni e ha raggiunto, in seguito alla purificazione del cuore, una certa disponibilità al Signore… arriva al punto da evitare naturalmente tutto ciò che è secondo i sensi. Si sente così coinvolta nello Spirito da evitare istintivamente ciò che è appesantimento della materia. Il bene che si gusta è l’attrattiva che ci induce a operare il bene: questo è l’effetto proprio della Sapienza, la quale riempie l’anima con il gusto del bene e l’amore delle virtù, in modo tale da provare ripugnanza… per tutto ciò che non è secondo questo piano. Il gusto del bene le diventa quasi naturale.

(I doni dello Spirito – XIX)

Newsletter 6/2019

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Domenica 17 febbraio

La gioia di essere in Dio e giudicare tutto alla luce dei valori che Dio stabilisce. Il non sentire più nostalgia per nulla. Posseduto da Dio! Il dono della Sapienza che dà l’entusiasmo, il gusto di Dio; il superamento di ogni forma di stanchezza, ripugnanza, disgusto in riferimento a Dio. Questo gusto della sapienza può raggiungere uno sviluppo tale che di fronte a due proposizioni, l’una formata dalla ragione e buon senso, l’altra ispirata da Dio, riconosci quella che viene da Dio quasi naturalmente.

(I doni dello Spirito – XVIII)

Newsletter 5/2019

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Domenica 10 febbraio

Si definisce la Sapienza come una scienza acquisita per mezzo dei principi primi. Poiché la radice del nome sapienza viene dalla radice sapore, come il senso del gusto serve a discernere il sapore delle carni, dice S. Isidoro, così la Sapienza, che è conoscenza delle creature per mezzo del principio primo e conoscenza delle cause seconde per mezzo della causa prima, è una regola sicura per ben valutare ogni cosa. Il dono della Sapienza ha come oggetto principale Dio del quale ci dà una conoscenza saporosa e sperimentale che riempie l’animo di dolcezza indicibile. In ragione di questa esperienza si giunge a capire e a giudicare tutte le cose create alla luce di Dio, nelle loro ragioni divine. È formidabile dunque!

(I doni dello Spirito – XVII)

Newsletter 4/2019

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Domenica 3 febbraio

La carità raggiunge il massimo se è regolata dalla Sapienza. Abbandonata a se stessa, praticata dall’uomo nel suo normale sforzo umano, deve sottostare alle regole della ragione umana. Ma l’atmosfera umana, con tutti i suoi se, ma, perché, con tutti i dubbi: proprio fino a questo punto? non sarà esagerato? ci vuole prudenza ecc. appesantisce la vita, la carità e si vola rasoterra, da poveri meschini. Quando interviene la Sapienza abbiamo un Don Bosco, un Cottolengo, cioè la carità – come in Candia, incomincia a volare lasciandosi dietro tutte le regole e le perplessità dei benpensanti!

(I doni dello Spirito – XVI)

Newsletter 3/2019

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Domenica 27 gennaio

I doni dello Spirito
a) Il dono della Sapienza.
È il più eccellente dei doni. La carità come principale virtù teologale ci dona il più eccellente dei doni: l’amore di Dio e l’amore del prossimo come amore teologale ci dona la Sapienza.
Il dono della sapienza è assolutamente necessario affinché la carità possa svilupparsi in tutta la sua pienezza e perfezione.

(I doni dello Spirito – XV)