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June, 2017

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Newsletter 22/2017

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Domenica 25 giugno
Secondo ambito di testimonianza della carità: la prossimità personale verso gli ultimi.
b) E’ necessaria una grande attenzione per gli ultimi. Sono i più bisognosi, i più trascurati, al limite della resistenza: occorre intervenire con urgenza, con assoluta priorità.
Gli ultimi non riescono a farsi sentire, ad attirare l’attenzione. Gli ultimi vanno preferiti: sono coloro che Gesù ha amato. Far sentire loro che l’amore di Dio non li ha abbandonati. E’ necessario allora esaminarci e rinnovarci su questi punti:
– dare voce a chi non ha voce, scoprendo le forme sempre nuove di povertà che stentano a farsi notare…
– attrezzare la nostra comunità di strumenti e mezzi di pronto intervento per i casi difficili che non possono essere affrontati dai normali mezzi dell’assistenza sociale
– creare raccordi con l’assistenza pubblica onde facilitare gli aiuti
La vicinanza agli ultimi deve essere rinnovata in una prospettiva di fede: diversamente, dopo il primo entusiasmo, tutto può crollare! La carità si fonda nella fede!
(Fede e carità – XXV)

Newsletter 21/2017

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Domenica 18 giugno
Secondo ambito di testimonianza della carità: la prossimità personale verso gli ultimi.
E’ un aspetto irrinunciabile della carità. Nella parabola del Samaritano è un momento fondamentale.
a) riscoprire il valore dell’elemosina, cioè dell’intervento immediato che non pretende di risolvere tutto ma fa quello che è possibile al momento. Poi si andrà a monte del problema ma intanto la persona va aiutata…! L’accoglienza è il primo modo di essere della carità. Poi le grandi risoluzioni politiche. E’ tutto ciò diviene fortemente educativo per ciascuno di noi. Attenzione agli alibi.. è inutile… vada all’assistenza pubblica! E’ il modo di entrare in relazione con il dolore, portare serenità, coraggio; è un modo di esprimere la fede e amare il fratello.
(Fede e carità – XXIV)

Newsletter 20/2017

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Domenica 11 giugno
[Punti di meditazione sull’amore fraterno dentro la comunità cristiana].c) Proprio nei rapporti nuovi, comunitari, fraterni è necessario sottolineare la necessità della edificazione reciproca con parole ed esempi di umile servizio e luminosa bontà. La correzione fraterna, la puntualità, il metterci al servizio per la riuscita di qualcosa, la comunicazione delle esperienze di fede durante il raggio, le esperienze fatte alla luce del Vangelo in casa, nel quartiere ecc. Una certa quale esperienza dei beni in comunione. Pranzare insieme e accogliere handicappati ecc.

d) La carità trova il suo campo privilegiato nei carismi e vocazioni di ciascuno. Ognuno ha una propria originalità:
– vocazioni alla vita contemplativa
– vocazioni alla vita attiva nella carità
– vocazioni alla vita familiare = stile di vita evangelico..!
(Fede e carità – XXIII)

Newsletter 19/2017

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Domenica 4 giugno
Sottolineiamo cinque ambiti di testimonianza della carità.
Primo ambito: amore fraterno dentro la comunità cristiana.
E’ il comando di Gesù. E’ la testimonianza della credibilità del suo amore. Alcuni punti di meditazione:
a) la carità fraterna nasce dalla meditazione della Passione, dalla Eucaristia, dalla Parola. E’ necessario dare un ritmo più vivo, dinamico, che crei coscienza a questi momenti… E’ necessario esaminarci!
b) la carità vera dà orientamenti sinceri a ogni persona. E allora la comunità deve evidenziare conseguentemente rapporti personali sinceri, gioiosi, pazienti, accoglienti (1 Cor 13). Se c’è questa carità, deve emergere, apparire, diventare luce, faro, esempio! deve trascinare…!
Bisogna sfruttare il tempo libero! La domenica come giorno dell’amicizia, degli incontri fraterni, della gioia rasserenatrice della visita ai malati, dell’accoglienza, dell’impegno! E’ il momento dell’invito ai lontani… C’è da esaminarci con attenzione…
(Fede e carità – XXII)