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October, 2012

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Newsletter 28/2012

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Domenica 28 ottobre 2012

Credere dunque per amare! È un’avventura che vale la pena di intraprendere se vogliamo essere autentici con la nostra scelta cristiana; amare il fratello nel buio per amare in modo nuovo, per essere fedeli all’amore di Dio, che attraverso la nostra povertà vuole continuare ad amare in modo autentico tutti i nostri fratelli. Esaminiamoci e proponiamo!
(Dio è carità – XV – fine)

Newsletter 27/2012

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Domenica 21 ottobre 2012

Chi ci ha seguiti fino a questo punto, si sente frastornato, sbalordito. Veniamo richiamati ad un’altezza… ad un amore che dà le vertigini! Siamo tentati a lasciare lì tutto. Eppure è amore, verità, liberamente!
Comunque davanti all’esperienza ardua di amare, dobbiamo sempre metterci in ginocchio e fare il vuoto per metterci alla scuola fedele dell’amore. Se vogliamo veramente amare dobbiamo credere all’amore di Dio! Se vogliamo veramente amare dobbiamo imparare a guardare Dio, il solo che veramente ama e a non riguardare mai alla rispondenza del fratello, alla mentalità comune, al proprio tornaconto. Dio ha amato così, noi dobbiamo amare come Lui. Dio ha amato morendo; anche noi dobbiamo..! Dio ha amato lasciandosi emarginare dagli uomini; anche noi..!
(Dio è carità – XIV)

Newsletter 26/2012

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Domenica 14 ottobre 2012

Dobbiamo amare fino in fondo senza attenderci mai nulla. Appare bene dalla prima lettera di S. Giovanni: “Non noi abbiamo amato… ma Dio per primo… ha dato il suo figlio in espiazione…”. L’amore fedele non attende nulla e prende sempre l’iniziativa.
È chiaro che siamo in una sapienza che non è di questo mondo. È il metodo di Dio. Se ci blocchiamo, non entriamo in questo metodo – che è l’amore teologale – allora il nostro amore sarà sempre affettività che cerca se stessa, egoismo, spontaneismo, autosoddisfazione. Non si imparerà mai ad amare. Il destino di chi ama è di scomparire! È qui che si inserisce la maturità dell’amore..! Quale cammino e quale meditazione anche per i fidanzati o gli sposati!!!
(Dio è carità – XIII)

Newsletter 25/2012

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Domenica 7 ottobre 2012

L’amore fedele e gratuito ama per primo.
Amare chi ti fa soffrire è agire come Dio agisce nei nostri confronti. E Dio ha amato chi lo ha fatto soffrire, fino alla morte. La verità dell’amore si rivela il coraggio di saper andare fino alla morte per essere fedeli all’amore, senza attendere nulla dagli uomini. Quando, a livello umano, ci chiediamo se vale la pena di amare dal momento che tutto va male, noi in quel momento non siamo “segni di Cristo Gesù” perché perdiamo il significato dell’amore di Cristo.
(Dio è carità – XII)

Newsletter 24/2012

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Domenica 30 settembre 2012

L’uomo che vuole amare secondo i parametri e le misure di Dio deve imparare ad amare senza essere amato, deve imparare ad amare a fondo perduto. Non si ama di vero amore teologale quando si vuole essere riamati ad ogni costo. Per giungere a questo livello occorre essere coscienti che non siamo noi che amiamo, ma è Dio che ama in noi. Quando amiamo per essere riamati, dimentichiamo di essere sacramento dell’amore di Dio. Quando amiamo il fratello, non lo amiamo come persona a sé stante, ma come persona su cui Dio ha un progetto e lo amiamo non secondo i nostri gusti ma secondo i gusti di Dio. Amare senza che gli altri se ne accorgano… L’unico bene è l’autentico bene dell’altro.
(Dio è carità – XI)