Domenica 19 dicembre 2010
Nella settimana del S. Natale, interrompiamo la meditazione in corso per proporre un brano di una delle omelie della notte di Natale presenti nel testo “In attesa di te, della tua luce, della tua pace” della collana “I quaderni di don Tarcisio Comelli”. Riprenderemo la pubblicazione settimanale della newsletter domenica 11 gennaio.
Il Natale come dono, come accoglienza, ascolto e imitazione è praticamente rifiutato dagli uomini. Gli uomini, soprattutto in questi ultimi anni, si sono costruiti un Natale a loro misura. Natale, nascita di Gesù, non è più dono da accogliere ma festa da costruire, festa senza radici, gioia senza fondamento; è diventato, il Natale, la sagra dei regali, la festa delle spese, la corsa a spendere i soldi in molte cose spesso inutili; la pubblicità non ha più freno e il miscuglio di sacro e profano, lo sfruttamento della religione raggiunge la bestemmia.
Non lasciamo morire il Natale di Cristo, accogliamolo come dono. È il mio invito accorato, è il mio augurio! Accogliendo il Natale come dono sapremo accogliere Dio in mezzo a noi; accogliamo un bimbo che ci rivela l’amore infinito di Dio, il volto di Dio, l’umanità e la bontà di Dio, accogliamo la potenza di Dio; accogliendo il Natale accogliamo il valore infinito di ogni persona e decidiamo per un impegno di giustizia, di pace, di povertà e uno stile di vita consequenziale.
Come i pastori, in quella notte prodigiosa, nonostante il buio, il freddo, la stanchezza si mossero ad accogliere il Signore, noi pure muoviamoci ad accogliere il Signore. Facciamo sì che entri nella nostra vita, nelle nostre preoccupazioni, nei nostri programmi, nelle nostre famiglie. Allora saremo nella gioia, nell’amore! E questo è l’augurio di Buon Natale che presento a tutti voi.
Auguri di un Santo Natale!