Domenica 25 aprile
[Le qualità che rendono vera, autentica e continuativa la conversione:]
5) Coscienza. La conversione deve essere cosciente cioè lucida e consapevole: si sa che occorre abbandonare la via della rovina, anche se comoda e perfino piacevole, per mettersi sulla via del Signore, anche se scomoda e perfino dolorosa. Occorre sapere ciò che il Signore attende e, sapendolo, volerlo subito, con sforzo e attuando tutte le iniziative necessarie! La conversione deve essere cosciente perché incontra l’Intelligenza e la Sapienza che attuano il piano di salvezza (Ger 3,15). La conversione implica precisamente che l’uomo voglia conoscere la volontà divina per adeguarvisi. In questo tutti sono impegnati, dal Papa al più piccolo (solo in apparenza) dei membri del popolo di Dio. Nella Bibbia si nota che i chiamati vogliono conoscere ciò che il Signore vuole, attende, perché chiama: anche nel caso (es. Giona) per fuggirne lontano! Ora chi vuole essere del Signore… sta sempre in preghiera – in grazia, davanti a Dio, perchè il Signore gli mostri le sue vie e gli faccia conoscere i suoi disegni per seguirli pienamente (Salmo 119). Così la conversione è caratterizzata dalla piena volontà umana, che è coscienza riflessa.. (so, conosco e aderisco!) coscienza resa più sensibile, viva nelle prove, nei dolori, nella dura realtà quotidiana! Nel momento della tentazione, della prova… offrire tutto per Te Signore! Non indietreggiare, non lasciare, non abbandonare per il cattivo comportamento di altri o perché stordito del silenzio di Dio! La conoscenza del piano divino e della sua volontà, porta ad accettare la purificazione.
(Convertiti e credi al Vangelo – XII)