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April, 2010

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Newsletter 15/10

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Domenica 25 aprile

[Le qualità che rendono vera, autentica e continuativa la conversione:]

5) Coscienza. La conversione deve essere cosciente cioè lucida e consapevole: si sa che occorre abbandonare la via della rovina, anche se comoda e perfino piacevole, per mettersi sulla via del Signore, anche se scomoda e perfino dolorosa. Occorre sapere ciò che il Signore attende e, sapendolo, volerlo subito, con sforzo e attuando tutte le iniziative necessarie! La conversione deve essere cosciente perché incontra l’Intelligenza e la Sapienza che attuano il piano di salvezza (Ger 3,15). La conversione implica precisamente che l’uomo voglia conoscere la volontà divina per adeguarvisi. In questo tutti sono impegnati, dal Papa al più piccolo (solo in apparenza) dei membri del popolo di Dio. Nella Bibbia si nota che i chiamati vogliono conoscere ciò che il Signore vuole, attende, perché chiama: anche nel caso (es. Giona) per fuggirne lontano! Ora chi vuole essere del Signore… sta sempre in preghiera – in grazia, davanti a Dio, perchè il Signore gli mostri le sue vie e gli faccia conoscere i suoi disegni per seguirli pienamente (Salmo 119). Così la conversione è caratterizzata dalla piena volontà umana, che è coscienza riflessa.. (so, conosco e aderisco!) coscienza resa più sensibile, viva nelle prove, nei dolori, nella dura realtà quotidiana! Nel momento della tentazione, della prova… offrire tutto per Te Signore! Non indietreggiare, non lasciare, non abbandonare per il cattivo comportamento di altri o perché stordito del silenzio di Dio! La conoscenza del piano divino e della sua volontà, porta ad accettare la purificazione.

(Convertiti e credi al Vangelo – XII)

Newsletter 14/10

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Domenica 18 aprile 2010

[Le qualità che rendono vera, autentica e continuativa la conversione:]

4) Autenticità. Si può ingannare chiunque… ma non il Signore! Eppure molti hanno una vita divisa interiormente e, sembra, in modo insanabile. Non si può patteggiare accettando una vita equivoca. C’è un radicalismo in noi…! E’ impossibile mentire al Signore: la conversione quindi deve essere vera, sincera, deve raggiungere la profondità dell’uomo e richiamarlo all’onestà fondamentale e globale non solo verso Dio ma anche verso sé stesso e verso il prossimo. L’autenticità quindi esige il ripudio sincero e radicale di ogni realtà che impedisca la conversione.

(Convertiti e credi al Vangelo – XI)

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Newsletter 13/10

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Domenica 11 aprile 2010

[Le qualità che rendono vera, autentica e continuativa la conversione:]

3) Totalità.  Il rapporto che vincola il Signore al suo popolo è l’amore. Ora, l’amore in Dio non può né potrebbe essere limitato. Perché Lui è amore. Perché tutta la storia della salvezza lo rivela… per Gesù che muore! L’amore non può essere limitato, non può avere limiti, essere diminuito, parziale. E ci ha fatti a Lui simili.
Ogni amore, se è autentico non può essere se non plenario, incondizionato, assoluto, radicale. Allora il movimento d’amore che deve riportare noi al Signore non può essere se non plenario, incondizionato, assoluto, radicale: tale è la conversione. Il Signore di Israele si presenta alla sua creatura come il “Dio geloso”, che non può dividere Israele con l’idolatra, con il peccato, con il male, ma lo vuole e lo esige tutto per sé. Geremia, il grande profeta della conversione e della fede descrive l’esperienza storica con un linguaggio poetico: Ger 3,1-5.
Il Signore non ammette che chi liberamente si unisce a Lui possa poi agire come prima dell’unione, secondo l’arbitrio e il capriccio che distruggono diritti e doveri reciproci. Esige la mente e il cuore, le azioni esterne e l’interna volontà, insomma l’uomo integrale, perché tutto l’uomo deve convertirsi se vuole essere salvo per intero.

(Convertiti e credi al Vangelo – X)