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Newsletter 36/2020

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Domenica 8 novembre

Effetti che produce nell’anima il dono della fortezza
1) conferisce all’anima un’irremovibile energia nella pratica delle virtù. Si sente il peso quotidiano ma pure il coraggio per continuare. Forse nessuno è riuscito a esprimere queste disposizioni interiori meglio di S. Teresa D’Avila: “Dico che si deve prendere una risoluzione ferma e decisa di non mai fermarsi se non quando non si sia raggiunta la perfezione. Avvenga quel che vuole avvenire, succeda quel che vuole succedere, mormori chi vuol mormorare, si fatichi quanto si vuol faticare: ma a costo di morire a mezza strada, scoraggiati per i molti ostacoli che si presentano, si tenda sempre alla meta, ne vada tutto il mondo”.

(Gli altri doni dello Spirito – LV)

Newsletter 35/2020

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Domenica 1 novembre

Per crescere nella fortezza e nelle virtù derivate è necessario:
– chiedere incessantemente a Dio…
– prevedere le situazioni… vincerle… fuggirle…
– abbracciare tutte le avversità ogni giorno…
– guardare frequentemente Gesù nella sua passione e crocifissione
– intensificare il nostro amore per Gesù Cristo!

(Gli altri doni dello Spirito – LIV)

Newsletter 34/2020

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Domenica 25 ottobre

Oggi abbiamo un immenso bisogno [della perseveranza]. Personalmente e comunitariamente. Entusiasmi a non finire che crollano alle prime difficoltà… Dobbiamo affermare che la perseveranza, come abito soprannaturale, è inseparabile dalla Grazia di Dio; persa la Grazia è persa anche la perseveranza e tutto finisce nel nulla. Per perseverare a lungo si richiede una grazia attuale speciale. E così per perseverare fino alla morte: grazia specialissima che Dio dà se la chiedi e ti rendi a Lui disponibile.

(Gli altri doni dello Spirito – LIII)

Newsletter 33/2020

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Domenica 18 ottobre

La terza virtù della fortezza è la perseveranza-costanza. È la virtù che ci aiuta a resistere nel fare il bene, nel testimoniare, nell’essere disponibili ecc. nonostante le molestie, il menefreghismo che ti sta attorno, le prove che avvengono. La fermezza nel continuare, nonostante situazioni non facilitanti, suppone la virtù della perseveranza. Tutte le virtù hanno bisogno dell’aiuto e del complemento della perseveranza senza la quale nessuno potrebbe essere perfetto e neppure mantenersi per molto tempo.

(Gli altri doni dello Spirito – LII)

Newsletter 32/2020

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Domenica 11 ottobre

I motivi che possono facilitare in noi la pazienza sono i seguenti: 1) La conformità con la volontà di Dio, il quale sa meglio di noi quello che ci conviene. E per questo permette tribolazioni e dolori. 2) il ricordo delle sofferenze di Gesù e della Madonna, modelli incomparabili di pazienza e quindi la volontà di imitarli. 3) la necessità di riparare i nostri peccati mediante la volontaria e virtuosa accettazione della sofferenza onde riparare, per quanto possibile, ciò che di illecito e di male abbiamo commesso. 4) la necessità di cooperare, con le nostre sofferenze, alla passione di Cristo per la redenzione del mondo. Il valore redentivo di ogni sofferenza accettata e offerta. 5) il pensiero dell’eternità, del Paradiso che ci attende se sapremo essere pazienti nelle nostre sofferenze e contrattempi. C’è da combattere ogni giorno l’impazienza che si manifesta all’esterno con ira, lamentele, mormorazioni e recriminazioni, ci fa perdere tutto, rimaniamo bloccati nella via della perfezione e diventiamo antitestimonianza.

(Gli altri doni dello Spirito – LI)

Newsletter 31/2020

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Domenica 4 ottobre

La seconda virtù della fortezza è la pazienza. È la virtù che ci dà la capacità di sopportare, senza tristezze o abbattimenti, ogni sofferenza fisica o morale. È una delle virtù più necessarie nella vita cristiana perché, essendo innumerevoli le sofferenze che ognuno di noi deve sopportare durante la vita, abbiamo bisogno di questa virtù per non lasciarci abbattere dallo scoraggiamento e dalle circostanze e avvenimenti contrari. Senza la pazienza molti soffrono di più… mancano quindi della conformità alla volontà di Dio e non fanno nessun passo verso la perfezione.

(Gli altri doni dello Spirito – L)

Newsletter 30/2020

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Domenica 27 settembre

Una delle virtù caratteristiche della fortezza è la magnanimità! È la virtù che inclina a intraprendere opere grandi, a vivere totalmente ogni virtù e si oppone in forma incompatibile con la mediocrità. Magnanimità è la grandezza d’animo per cui non si è invidiosi, non si è rivali di nessuno perché non ci si sente umiliati a motivo del bene degli altri. Il magnanimo è un amico fedele che non mente mai, che dice quello che pensa, senza preoccuparsi dell’opinione altrui. È aperto e franco, non imprudente né ipocrita. Oggettivo nella sua amicizia, non chiude gli occhi per non vedere i difetti degli amici. Non si ricorda delle ingiurie ricevute, le dimentica facilmente, non è vendicativo. Non si rallegra eccessivamente degli applausi nè si rattrista per i vituperi. Non si lamenta delle cose di cui manca: è disponibile, sereno, sempre pronto ad un aiuto franco ed equilibrato: è un magnanimo!! Contrari alla magnanimità sono sicuramente i vizi della presunzione… vanagloria… e della ambizione!!

(Gli altri doni dello Spirito – XLIX)

Newsletter 29/2020

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Domenica 20 settembre

Senza il dono della fortezza non si possono fare grandi passi nella vita spirituale. La mortificazione e la preghiera, che ne costituiscono le principali pratiche, esigono la generosa decisione di superare tutte le difficoltà che s’incontrano nelle vie dello Spirito, così contrarie alle nostre naturali tendenze. Santa Teresa diceva che un’anima, la quale si sia adattata alla pratica della preghiera con la forte risoluzione di non abbandonarla mai, ha già percorso la metà del suo cammino.

(Gli altri doni dello Spirito – XLVIII)

Newsletter 28/2020

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Domenica 13 settembre

Senza il dono della fortezza non si possono fare grandi passi nella vita spirituale. La mortificazione e la preghiera, che ne costituiscono le principali pratiche, esigono la generosa decisione di superare tutte le difficoltà che s’incontrano nelle vie dello Spirito, così contrarie alle nostre naturali tendenze. Santa Teresa diceva che un’anima, la quale si sia adattata alla pratica della preghiera con la forte risoluzione di non abbandonarla mai, ha già percorso la metà del suo cammino.

(Gli altri doni dello Spirito – XLVII)

Newsletter 27/2020

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Domenica 6 settembre

Si racconta della vita di San Giovanni Crisostomo che non temesse se non il peccato. Vedendolo così sicuro l’imperatrice Eudossia gli fece chiedere che cosa gli incutesse timore per servirsi poi di questa debolezza per piegarlo alla sua volontà. Ma si trovò di fronte un Vescovo che non temeva né le catene, né l’esilio, né la morte. Una cosa sola gli incuteva timore: l’offesa di Dio. Così è della vita di San Francesco Saverio e dei suoi lunghi, estenuanti viaggi missionari a quel tempo.

(Gli altri doni dello Spirito – XLVI)