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Newsletter 14/2022

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Domenica 10 aprile

In occasione della Settimana Santa, proponiamo uno spunto di riflessione di don Comelli sulla Passione di Cristo, augurando a tutti una Santa Pasqua.
E’ scritto che i segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio.
La passione di Cristo è un segreto di Dio e uno dei più abissali. Dobbiamo affidarci allo Spirito e a Lui chiedere umilmente di poterci avvicinare un poco alla passione di Cristo, di farci comprendere qualche goccia…!

Newsletter 13/2022

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Domenica 3 aprile

In questa terza parte prendiamo in esame il buon Samaritano che è poi l’azione di Dio che continua in Cristo salvatore.
Per ben capire vanno ricordati l’incompatibilità e l’odio tra Giudei e Samaritani, registrato anche da Giov. 4,9 “Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani.”
Per un Giudeo era impossibile immaginare un buon Samaritano che aiuta in modo così esemplare un povero Giudeo senza nome, bisognoso di aiuto e di cui avrebbe dovuto sentirsi nemico o, almeno, estraneo. Ecco invece che si rovesciano i rapporti tra gli uomini. Si superano divisioni etniche, religiose, politiche e si attua l’impossibile.
(Dio è carità – XIX)

Newsletter 12/2022

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Domenica 27 marzo

Israele, dunque, è depositario di una verità che appartiene all’umanità intera; inoltre, tale promessa si renderà concreta attraverso un personaggio nato dal popolo ebraico, nato dalla stirpe di Davide. In breve, Israele è depositario, custode e testimone di una promessa la cui concretizzazione sarà la salvezza per ogni uomo. Non solo, ma il Messianismo realizzerà un rinnovamento di Israele e della umanità tutta. Questo punto di meditazione, pur nella sua brevità, aveva lo scopo di evidenziare come l’amore di Dio sia sempre presente nella storia dell’uomo sia come fatto vissuto sia come promessa. Inoltre tale amore divino rende necessariamente il partner umano sempre nuovo perché lo arricchisce di ciò che non era e di ciò che non aveva.
(Dio è carità – XVIII)

Newsletter 11/2022

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Domenica 20 marzo

Un’altra forma di amore impegnativo come il precedente: la promessa, cioè la venuta del Messia. Il testo di Gen. 3,15 è letterariamente contemporaneo all’episodio di Natan narrato in 2 Sam. 7.  Sotto il profilo teologico questa contemporaneità ha un valore rilevante. Il Messianismo compare nella fede anticotestamentaria come una promessa fatta da Dio all’umanità subito dopo la caduta di Abramo. In questa ottica la profezia di Natan a Davide, 2 Sam. 7,15-17, diventa la continuazione logica di quella promessa primordiale.

Gen. 3,15 “Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”
2 Sam. 7,15-17 “non ritirerò da lui il mio amore, come l’ho ritirato da Saul, che ho rimosso di fronte a te. La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te, il tuo trono sarà reso stabile per sempre»». Natan parlò a Davide secondo tutte queste parole e secondo tutta questa visione.”

(Dio è carità – XVII)

Newsletter 10/2022

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Domenica 13 marzo

Un altro aspetto dell’amore concreto è il legame strettissimo che Dio realizza con il suo popolo tramite l’alleanza. Tutto, nel Pentateuco, viene sintetizzato con l’alleanza. È una realtà sconvolgente, che lasciava stupiti … che Dio dovesse fare alleanza … Che meriti abbiamo? Tutto gratuito! Tutto deve essere letto in termini di alleanza. Dalla creazione: simili a Dio, poi Noè, Abramo, Mosè, Giosuè, Davide, Gesù Cristo!
Ogni alleanza valorizza, rende nuovo il partner e lo arricchisce all’infinito …, nell’amore!

(Dio è carità – XVI)

Newsletter 9/2022

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Domenica 6 marzo

Prendiamo ad esempio il rapporto che deve esserci tra le persone. Dapprima l’uomo è solo capace di sopruso libero: Gen. 4,23. Poi dopo l’intervento di Dio: la prima legge per rispettare la giustizia, Es. 21,24. Poi fa fare al suo popolo un passo in avanti: la legge del perdono, Lev. 19,17-18.
Questo esempio ci dice come il Signore accoglie il suo popolo per quello che è e lo aiuta progressivamente a maturare perché diventi capace a sua volta di educare l’umanità. Dio vuole prepararsi un nuovo popolo!

Gen. 4,23  “Lamec disse alle mogli: «Ada e Silla, ascoltate la mia voce; mogli di Lamec, porgete l’orecchio al mio dire. Ho ucciso un uomo per una mia scalfittura e un ragazzo per un mio livido.”
Es. 21,24 “occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede”
Lev. 19,17-18 “Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai di un peccato per lui. Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore.”
(Dio è carità – XV)

Newsletter 8/2022

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Domenica 27 febbraio

L’amore concreto di Dio è amore che sceglie, accompagna, guida. Chiama Abramo, Mosè, Maria! Tutto il popolo. Il suo amore concreto si chiama pure elezione: Deut. 7,7-8. È elezione ma per noi è lunga azione educante e progressiva.

Deut. 7,7-8  “Il Signore si è legato a voi e vi ha scelti, non perché siete più numerosi di tutti gli altri popoli – siete infatti il più piccolo di tutti i popoli -, ma perché il Signore vi ama e perché ha voluto mantenere il giuramento fatto ai vostri padri: il Signore vi ha fatti uscire con mano potente e vi ha riscattati liberandovi dalla condizione servile, dalla mano del faraone, re d’Egitto.”

(Dio è carità – XIV)

Newsletter 7/2022

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Domenica 20 febbraio

Chiunque legge il testo dell’Antico Testamento si accorge che l’azione di Dio è sempre un gesto di amore verso il suo popolo. Ogni gesto di Dio deve essere interpretato al di là del fatto stesso e cioè come preparazione lunga e paziente perché Israele sappia leggere l’amore di Dio e possa capire che è base di un ulteriore sviluppo. Ogni azione di Dio è amore concreto nell’oggi, preparato da lungo tempo e promessa d’amore sul nostro cammino.

(Dio è carità – XIII)

Newsletter 6/2022

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Domenica 13 febbraio

Il povero è ora colui che crede, che si fida di Dio e gli si affida, perché ha compreso che l’unica ricchezza e potenza è solo quella che discende dall’amore di Dio. Per questi umili c’è una serie di beatitudini; la loro afflizione si cambierà in gioia, Is. 29,19.
La povertà evangelica è l’ideale di Dio…; è l’uomo che si libera da tutto per incamminarsi incontro all’amore, per immergersi nell’infinito di Dio.

Is. 29,19 “Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore, i più poveri gioiranno nel Santo d’Israele.”

(Dio è carità – XII)

Newsletter 5/2022

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Domenica 6 febbraio

c) I salmi.
I salmi sono l’esaltazione di questo atteggiamento di Dio verso i poveri. La salvezza è per loro, i poveri vengono presentati come i destinatari privilegiati dei doni di Dio: salmo 72,4 e 109,31.

Il salmo 91 è una sintesi della salvezza di chi si affida al Signore. Il protagonista non è più solo il povero in quanto oppresso ma il povero che si affida a Dio. La povertà in spirito come atteggiamento di fondo che fa sì che sia amato da Dio. È quanto Dio dichiara in Sofonia 3,11-13: da un popolo di superbi a un popolo umile, un popolo povero in senso religioso.
Salmo 72,4 “Ai poveri del popolo renda giustizia, salvi i figli del misero e abbatta l’oppressore”
Salmo 109,31 “perché si è messo alla destra del misero per salvarlo da quelli che lo condannano”
Sofonia 3,11-13 “In quel giorno non avrai vergogna di tutti i misfatti commessi contro di me, perché allora allontanerò da te tutti i superbi gaudenti, e tu cesserai di inorgoglirti sopra il mio santo monte. Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero». Confiderà nel nome del Signore il resto d’Israele. Non commetteranno più iniquità e non proferiranno menzogna; non si troverà più nella loro bocca una lingua fraudolenta. Potranno pascolare e riposare senza che alcuno li molesti.”
(Dio è carità – XI)